Quante volte ti sarà capitato mentre ti sentivi annoiata, triste, sola, nervosa, arrabbiata o malinconica, di aprire e chiudere continuamente, senza trovar pace, tutti, e dico tutti, gli sportelli di casa dove tieni le cose da mangiare?
Vuoi scommettere che riesco a farti sorridere? 🙂
Cerca per un attimo di chiudere gli occhi e di visualizzarti come se fossi un cartone animato.
Immaginati nel girare dentro casa con la lentezza di una lumaca che si trascina dietro il peso del mondo o al contrario, immaginati come una trottola impazzita che passa da una stanza all’altra di casa.
Apri prima la porta del frigorifero infilando dentro la testa per capire cosa è rimasto, poi gli sportelli della credenza infilando il braccio fino in fondo alla mensola “non si sa mai fosse rimasto un barattolo di nutella che avevi nascosto” o magari di infilare le mani in tutti i cassetti dove nascondi le caramelle a tuo figlio.
Non ti è venuto da sorridere mentre ti immaginavi “fare musica” con tutti gli sportelli di casa? Altro che banda musicale…
Io, un bel po di anni fa, era la prima cosa che facevo quando arrivavo a casa di mia nonna: “Hai cominciato a suonare tutti gli sportelli? Vieni i biscotti sono al forno”… Fregata! Li non ci avrei mai guardato.
Tornando a noi!
Ho sbagliato o è quello che accade anche a te?
Hai mangiato da poco il tuo pasto, il tuo stomaco sta bene, non ti senti realmente affamata e nonostante, sai già che dopo ti sentirai anche in colpa, in quel momento il tuo cervello sembra chiudersi completamente.
L’unica cosa a cui riesci a pensare è: “Cosa posso mangiare? Cosa sarà rimasto della cena? Chissà se ho ancora quei biscotti tanto buoni?”.
E cominci ad addentare come un lupo la crostata fatta il giorno prima, la pizza avanzata dalla cena o inizi a mangiare come fossero noccioline, uno dietro l’altro, quei biscotti al cioccolato che ti piacciono tanto, a volte fino a finirli tutti rimanendone persino disgustata.
Ma lo so, è più forte di te. Ci sono momenti in cui proprio non riesci a resistere, in cui ti sembra quasi di perdere il controllo su te stessa, di essere posseduta e finché non trovi qualcosa da mangiare non riesci a darti pace.
Sai bene di cosa stiamo parlando vero?
E’ la famosa “fame emotiva”, meglio conosciuta come “fame nervosa”, quell’impulso che ti porta a consumare cibo in modo compulsivo e senza controllo.
E’ una voglia di mangiare che non nasce da un bisogno fisiologico (che una volta soddisfatto, lascia il posto al senso di sazietà), ma da uno stato emotivo (noia, rabbia, tristezza, ansia, malinconia, paura, solitudine o disagio legato a qualche difficoltà) che crea frustrazione e quindi un nervosismo che si manifesta con una forte voracità.
Non si tende semplicemente a mangiare, ma ad abbuffarsi, e ad esagerare sia nella quantità che nel tipo di cibi ingeriti.
Sicuramente più di qualcuno ti avrà detto: “E’ solo questione di volontà. Se non ti riesci a controllare vuol dire che non ne hai abbastanza forza di volontà”.
Ma lo so bene! Avendola vissuta anche io per diverso tempo, non è tanto una questione di volontà, e non è neanche semplice imparare a controllarla da sola, perché a volte quando ti sembra di riuscirci, quando meno te lo aspetti perdi di nuovo il controllo e i tanti sforzi fatti sfumano via in un attimo.
E’ per questo che la guida e il sostegno di un terapeuta in questo caso ti darebbero (danno) una gran mano. Ma vediamo intanto cosa puoi fare da sola.
Allora vediamo! Ci sono parecchie cose che puoi fare, intanto prova ad applicare con questi 3 suggerimenti che ti do, sono sicura che ti faranno comodo, per me è stato così.
1) Smetti di bloccare la fame nervosa, non fai che rinforzarla ancora di più
Sicuramente ne avrai provate già tante di strategie per cercare di bloccare la fame nervosa, comprese diete, farmaci e chissà cos’altro.
Ma se la Fame Nervosa come ti ho detto prima, è di origine interna, la vera soluzione devi cercarla dentro di te, poiché tutti questi metodi che hai usato fin’ora, oltre a non servire a niente la rinforzano anche.
Quindi, la prima cosa che puoi fare è: smetti di provare in mille modi a bloccare la fame nervosa, perché altrimenti non fai altro che allontanarti dalla soluzione che stai ricercando.
2) Scrivi qual è l’emozione che ti parla
Come ho accennato sopra, e sono sicura tu sarai d’accordo, quando vai alla ricerca di qualcosa da mangiare, non è per vera e propria fame, dato che la gran parte delle volte hai anche già mangiato il pasto che ti spettava.
L’attacco di fame arriva quindi per placare un qualche stato d’animo che provi in un preciso momento: rabbia, tristezza, ansia, noia, ecc.
Questo avviene perché la coscienza avverte questi stati d’animo come troppo intollerabili e cerca un modo per poterli sedare… lo fa con il cibo.
“Ma cosa posso fare allora in alternativa?” ti chiederai.
Devi imparare “a stare” in quegli stati d’animo che sono alla base dell’attacco di fame e quindi dell’abbuffata. Solo questo ti permetterà di non usare più il cibo per scapparne via.
Quindi, quando senti che arriva l’attacco di fame, e il tuo corpo comincia subito ad attivarsi per cercare qualcosa da mangiare, fermati un attimo, proprio li dove ti trovi, fai un profondo respiro e cercando di ascoltare l’emozione che ti stava spingendo a mangiare chiediti: che emozione sto provando in questo momento?
Non serve che ti metti a cercarne le cause ora, ma soltanto a dar spazio alle emozioni accettandole e imparando a “starci dentro”.
Se vuoi puoi anche avere un quadernino dove scrivere quello che stai provando, per poi così capire qual è l’emozione che ti sta parlando in quel preciso momento.
Sarà faticoso inizialmente “stare con la tua emozione” ma posso garantirti che piano piano ti apparirà sempre più semplice e ti permetterà di avere una maggiore consapevolezza e controllo di quello che provi senza il bisogno di spegnere l’emozione con il cibo.
3) Fai una lista di cosa hai veramente “fame”
Come appena scritto al punto 2, quando vai alla ricerca in modo incontrollabile di qualcosa da mangiare, non è per vera e propria fame, dato che hai mangiato da poco, e questo sta ad indicare che hai fame di altro.
Ti chiederai: “Si ok, ma allora di cosa ho fame?”.
Esatto proprio questo devi cercare di capire. Di cosa hai veramente fame, qual è l’emozione che hai bisogno di nutrire in tutti quei momenti in cui compare la Fame Nervosa?
Aiutandoti con quello che hai scritto precedentemente fai una lista di ciò di cui potresti aver “fame” in quel preciso momento.
Potresti aver fame di affetto, di parlare di qualcosa che ti preoccupa, di rassicurazione, di maggiori conferme, di essere lodata, di una relazione sentimentale o di un’amicizia o semplicemente di un abbraccio.
Prova a riconoscere ed accettare di aver fame di qualcosa che il cibo non può veramente saziare ma solo mettere momentaneamente a tacere. E’ difficile ma non impossibile. Provaci come ho fatto io (io ci sono riuscita). J
Per concludere, smetti con spegnere le tue emozioni con il cibo perché sai bene che non ti porterà da nessuna parte.
Se ti fa piacere fammi sapere come ti sei trovata con questi 3 semplici consigli, se riesci a appuntarti i tuoi stati d’animo e come hai gestito gli attacchi di fame nervosa.
E’ possibile che la soluzione ce l’abbia davvero a portata di mano, devi solo allungare la mano e afferrarla.